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5 consigli essenziali per diventare un gamer professionista

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Una delle strade che si sta facendo largo sempre di più nelle idee dei giovani è quella per diventare gamer professionista. Gli appassionati di videogiochi ai giorni d’occhio guardano concretamente alla possibilità di fare della loro passione un vero e proprio lavoro, anche se per intraprendere una carriera del genere serve ben più che una semplice abilità con mouse, tastiera o controller. Sono infatti logicamente necessarie come per tutti i lavori costanza, disciplina e competenze trasversali che arrivano anche al marketing e alla comunicazione. Giocare bene è un buon punto di partenza ma lo si deve abbinare alla capacità di gestire la propria immagine, costruire una community e muoversi con intelligenza in un’industria in continua evoluzione.

Ormai l’industria del gioco digitale è davvero molto vasta e contempla molteplici sfaccettature e settori che propongono ai giocatori esperienze differenti tra loro, dai classici videogiochi alle piattaforme di gaming con annessi giochi di carte o anche roulette live online, senza dimenticare i browser game e le applicazioni mobile. Vediamo allora in che modo provare a diventare un gamer professionista analizzando cinque passaggi chiave per iniziare il percorso nel modo giusto.

Scegli il gioco giusto

Il primo passo per diventare un gamer professionista è capire in cosa vuoi davvero eccellere. Non basta scegliere il titolo del momento, ma individuare un gioco che ti appassioni a fondo e che abbia un ecosistema competitivo o creativo solido. I grandi campioni di League of Legends, Counter-Strike 2 o Fortnite sono stati lungimiranti perché hanno puntato su un titolo specifico, imparandone ogni meccanica fino a padroneggiarla. Bisogna poi definire il proprio stile, quindi decidere se essere un giocatore competitivo o un intrattenitore, avere un approccio tecnico o spettacolare? Ciò serve a differenziarsi in un mondo ormai molto affollato.

Allenati come un atleta

Il gaming professionale può dirsi a tutti gli effetti una disciplina sportiva. Dietro ogni vittoria ci sono ore di allenamento, analisi dei propri errori e studio delle strategie degli avversari. I migliori giocatori del mondo dedicano tra le 9 e le 10 ore al giorno per perfezionare le proprie abilità, proprio come un orario lavorativo. In questo modo alcuni sono arrivati a guadagnare cifre molto alte. Allenarsi non significa solo giocare tanto ma studiare i migliori per crescere, analizzare le partite e partecipare a sessioni di team training. Si deve lavorare anche sui dettagli come le pause regolari, perché un buon equilibrio tra gioco e riposo è fondamentale.

Costruisci la tua presenza online e comunica con la community

La visibilità è un elemento molto importante nel mondo del gaming moderno, sia che il proprio obiettivo sia partecipare a tornei di eSport, sia quello diventare uno streamer di successo. In ogni caso è essenziale imparare a gestire i social, curare il tuo brand personale e creare contenuti che ti rappresentino. Gli strumenti più gettonati per farsi conoscere sono piattaforme come Twitch, YouTube e TikTok. Il consiglio è di pubblicare momenti salienti delle partite, condividere le strategie e interagire con i follower. La community è il motore della carriera di ogni gamer e va fatta crescere e affezionare per ottenere sponsor, collaborazioni e inviti a eventi di settore. Diventa dunque importante acquisire anche competenze di editing video e storytelling.

Partecipa a tornei

Il modo migliore per farsi notare in questo campo è competere. Si può iniziare con i tornei amatoriali o partecipando a eventi online o locali. In questo modo si accumula esperienza e si può costruire un portfolio per dimostrare il proprio livello. Ogni vittoria, anche piccola, contribuisce a formare reputazione e ad attirare l’attenzione di team o sponsor. Le competizioni eSport, da FIFA a Dota 2, da Valorant a Call of Duty, offrono ogni anno premi milionari e opportunità professionali concrete. I giocatori che emergono in questi contesti vengono spesso contattati da organizzazioni strutturate che forniscono allenatori, analisti e preparatori. Anche se non si riesce ad arrivare ai massimi livelli, la partecipazione ai tornei aiuta a comprendere meglio la pressione, la strategia e il lavoro di squadra, che sono elementi molto importanti per diventare un gamer professionista.

Coltiva relazioni e costruisci la tua rete

Infine, non va assolutamente sottovalutato il networking in un mondo come questo. Costruirsi una rete di conoscenze è spesso la chiave per aprire le porte giuste e nel settore del gaming è utile entrare in contatto con altri giocatori, seguire le community Discord e partecipare a fiere ed eventi importanti (Gamescom, Paris Games Week). Questi spazi sono ideali per stringere legami con team, sviluppatori e altri professionisti che possono offrire opportunità di collaborazione o crescita. Considerare anche i ruoli dietro le quinte e non solo i giocatori, quindi figure come manager, caster, grafici e social media specialist. Avere una rete solida permette anche di capire dove esprimere al meglio le proprie capacità.