Tecniche per coprire e rimuovere le cicatrici cutanee

Le cicatrici sono il ricordo di un processo di guarigione, ma la loro presenza sulla pelle può talvolta generare disagio estetico. Fortunatamente, esistono diverse strategie, da quelle cosmetiche a quelle mediche avanzate, per attenuarne l’aspetto o mimetizzarle efficacemente.
Mimetizzazione cosmetica (camouflage)
La tecnica del camouflage cicatrici offre una soluzione immediata per coprire i segni cutanei, in particolare quelle non troppo in rilievo o di colore alterato.
La chiave del successo è la correzione cromatica, basata sull’uso di colori complementari per neutralizzare la tonalità della cicatrice. Se la cicatrice è rossastra (fase infiammatoria), si applica un correttore verde. Se invece il segno è più scuro o violaceo, si opta per correttori con tonalità aranciate o corallo. Su una cicatrice bianco-perlacea (iper-pigmentata) si utilizza invece un correttore leggermente più scuro del tono della pelle per uniformare l’incarnato.
Dopo la neutralizzazione, si procede con l’applicazione di un fondotinta correttore ad alta coprenza, possibilmente specifico per il camouflage, picchiettando delicatamente il prodotto perpendicolarmente alla pelle per evitare di accentuare il rilievo. Per garantire una lunga tenuta e un effetto naturale, è fondamentale fissare il trucco con una cipria trasparente o minerale, rimuovendo l’eccesso con un piumino o una velina. Un consiglio fondamentale è la fotoprotezione: la pelle cicatrizzata, soprattutto se giovane, deve essere protetta con un SPF 50+ per almeno due anni per prevenire l’iperpigmentazione.
Trattamenti medici e dermatologici
Per le cicatrici permanenti, in rilievo (ipertrofiche o cheloidi) o molto evidenti (come quelle da acne), la medicina estetica e la chirurgia offrono diverse opzioni.
Uno dei trattamenti non invasivi più diffusi è l’uso di fogli o gel a base di silicone. Questi prodotti esercitano una leggera pressione e creano un ambiente occlusivo che idrata la cicatrice, appiattendola e ammorbidendola nel tempo. Altri trattamenti topici professionali possono includere creme a base di estratto di cipolla (Allium cepa) per la loro azione cheratomodulante.
Per cicatrici più problematiche, il medico può ricorrere a infiltrazioni intralesionali di corticosteroidi per ridurre l’infiammazione e il volume della cicatrice ipertrofica o cheloidea. Terapie più avanzate includono la crioterapia (congelamento della cicatrice), la dermoabrasione o il resurfacing cutaneo tramite laser. Il laser frazionato CO2 o il Pico Laser sono spesso impiegati per migliorare la texture delle cicatrici atrofiche (come quelle lasciate dall’acne) stimolando la produzione di collagene e favorendo il rimodellamento della pelle.
Nei casi più complessi, come quelli di cheloidi resistenti o cicatrici che limitano il movimento, si può ricorrere alla revisione chirurgica. Spesso, l’escissione chirurgica viene associata ad altri trattamenti, come le infiltrazioni di steroidi o la radioterapia a basse dosi, per ridurre il rischio di recidiva.
L’importanza della prevenzione e della consulenza
Indipendentemente dal metodo scelto, la prevenzione è il miglior alleato contro le cicatrici. Curare immediatamente la ferita, proteggerla dal sole e utilizzare prodotti emollienti specifici sono i primi passi per una buona guarigione.
È fondamentale ricordare che prima di intraprendere qualsiasi trattamento di rimozione o attenuazione, soprattutto per cicatrici ipertrofiche o cheloidi, è indispensabile consultare un dermatologo o un chirurgo plastico. Sarà il professionista a valutare il tipo di cicatrice, lo stadio di maturazione e la risposta della pelle per stabilire il piano terapeutico più efficace.