Perché andare per turismo a Dubai e cosa sapere prima di andare

Non è necessario aprire un account Instagram per scoprire quanto è popolare Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, come meta per le vacanze.

Questa perla tropicale, che si affaccia sul Golfo Persico, è frutto di una pianificazione mirata dell’emirato della penisola arabica. Un tentativo intelligente, si può affermare, di uscire dalle dinamiche dell’economia del petrolio per costruire un turismo da zero.

Dubai è diventata la perla del Medio Oriente ed è quindi una meta turistica molto appetibile, non solo per chi ha molto denaro da spendere.

Ma per goderti al meglio la vacanza in un paese islamico è bene sapere cosa puoi fare e cosa non puoi fare una volta a Dubai. Il discorso si può ampliare per l’altra grande meta turistica degli EAU: Abu Dhabi.

Ospitalità e rispetto

I paesi musulmani, come i mediterranei in generale, hanno un forte senso dell’ospitalità e te lo faranno subito notare: disponibili, sorridenti, ti offriranno sempre qualcosa. Ma non ricambiare con poco rispetto degno delle tradizioni.

Non vestire a dorso nudo ad esempio. Se sei una ragazza nessuno si aspetta che tu indossi un burqa, ma non andare in giro per centri commerciali in bikini.

Prima di imbarcarti assicurati di avere in valigia dell’abbigliamento che ti consente di girare per strada senza problemi.

Per quel che riguarda le medicine, assicurati di non portarti appresso degli oppioidi se ti sono stati prescritti, perché la legge locale li vieta. Le normali medicine da viaggio per il raffreddore o il mal di testa sono permesse.

Se viaggiate in coppia evitate assolutamente di mostrare eccessivi segni di affetto in pubblico. No a smancerie gratuite, segni di intimità e vicinanza fisica che possono dar fastidio. Tenersi per mano può andare bene se sposati. Ma meglio lasciare alle mura dell’albergo il tempo per le effusioni.

L’omosessualità è illegale a Dubai. Le coppie dello stesso sesso devono perciò attenersi a quanto detto sopra per evitare guai.

Rispettate i posti che visitate, con la massima attenzione. Il rispetto è la virtù che viene ricompensata meglio da quelle parti con un’ospitalità che non ha pari, e che arriva alla condivisione del pasto.

Il periodo migliore per visitare Dubai rimane quello che coincide con il nostro autunno-inverno.

Cosa non fare a Dubai inoltre…

Nei paesi musulmani il consumo di alcol è vietato. Il precetto vale però solo per le persone di religione islamica, per cui è possibile acquistare bevande alcoliche in locali che dispongono di una licenza speciale, come alcuni bar, ristoranti e alberghi di catene internazionali.

Ma ciò non dà adito a manifestazioni di scarso decoro che si vedono in Italia o in Spagna, e cioè andarsene in giro la sera ubriachi. Non è proprio accettabile.

Poi c’è la questione foto e selfie. Da noi siamo abituati a fregarcene diciamolo. Una certa maleducazione ha ormai preso piede per cui si fotografa tutto e tutti senza chiedere minimamente permesso a chi entra di straforo nell’inquadratura.

A Dubai è meglio osservare questa pratica e senza dubbio evitare di mettere sullo sfondo le donne del posto.

Se siete veneti o avete un’insana tendenza a bestemmiare (…) è il caso di darci un taglio una volta arrivati negli Emirati Arabi Uniti.

La polizia locale ormai è abituata a gestire i turisti stranieri; quindi, meglio evitare offese di natura religiosa. Soprattutto se indirizzate banalmente ai simboli della religione locale.

La blasfemia è punita in modo pesante, qualunque opinione tu abbia della religione islamica e dei suoi simboli è meglio tenertela per te.

Un dato curioso riguarda l’uso della mano sinistra, che nella cultura araba è tradizionalmente legata all’igiene del corpo: in questo caso meglio non mangiare con la mano sinistra.

Come cittadino dell’Unione Europea hai diritto all’ingresso senza visto per soggiorno breve (90 giorni ogni 180). Una volta arrivato negli Emirati Arabi Uniti ne avrai a disposizione uno gratuito. È bene segnalare la permanenza superiore al visto al consolato o all’ambasciata per non incorrere in violazioni delle severe leggi sull’immigrazione.

Per entrare è comunque necessario disporre di un passaporto valido che abbia scadenza superiore ai sei mesi.