Certificato di proprietà auto: cos’è e come ottenerlo

Il possesso di un veicolo, sia esso un’automobile o un motociclo, è collegato all’acquisizione di una serie di documenti, la cui assenza comporta sanzioni amministrative di tipo pecuniario, in poche parole le multe, ma anche il rischio di ripercussioni penali e fermo del mezzo.

Ma se da una parte esistono documenti che il guidatore deve sempre avere con sé quando circola in strada, come la patente, il libretto di circolazione e l’assicurazione, ne esistono altri che pur potendoli non portare in auto, risultano essere comunque obbligatori onde evitare di trasgredire la legge e pagare somme anche molto onerose.

Tra questi troviamo certamente il certificato di proprietà, un documento che attesta, come suggerisce il nome, l’effettiva proprietà di un veicolo e l’iscrizione al PRA, vale a dire il Pubblico Registro Automobilistico dell’ACI.

Cos’è il Certificato di Proprietà

Come accennato in precedenza, il certificato di proprietà auto è un documento ufficiale che attesta la proprietà di un veicolo. Esso contiene informazioni importanti sull’auto o moto e sul suo proprietario.

Le informazioni principali contenute riguardano i dati fondamentali del mezzo come la marca, il modello, il numero di telaio, il tipo di carburante, la cilindrata e l’anno di fabbricazione. Elementi che aiutano le autorità a individuare prontamente l’auto o la moto.

Ovviamente, nel certificato di proprietà sono presenti anche i dati relativi al proprietario, con l’indicazione del nome, dell’indirizzo di residenza, il codice fiscale o l’identificativo fiscale del proprietario.

Inoltre possono essere evidenziate anche annotazioni ulteriori relative a ipoteche, pignoramenti o altre restrizioni sulla proprietà del veicolo.

Pur non essendo obbligatoria la sua conservazione in auto quando si circola, il certificato di proprietà è un documento legale la cui mancanza, come si diceva, comporta sanzioni anche pesanti, e per questo deve essere conservato in modo sicuro a casa, per poi presentato in caso di vendita o in situazioni in cui è richiesta la verifica della proprietà. Oggi, con il rilascio del documento unico di circolazione (DU), il certificato di proprietà è stato accorpato con il libretto di circolazione.

In passato il documento era cartaceo, oggi invece esiste unicamente il formato digitale.  

Come ottenere il certificato di proprietà

Una volta acquistata un’auto usata è fondamentale richiedere il passaggio di proprietà auto così da ufficializzare la presenza di un nuovo proprietario ed evitare problemi sia per quest’ultimo che per il precedente intestatario del veicolo.

Il tempo massimo per poter effettuare questo passaggio è di 60 giorni dall’atto di vendita e deve essere richiesto presso la Motorizzazione Civile, il Pubblico Registro Automobilistico (PRA), le Delegazioni ACI o recandosi alle Agenzie di Pratiche Auto che prenderanno in carico la richiesta e si occuperanno in toto di tutto l’iter per l’ottenimento.

In ogni caso, ancora non è possibile espletare la pratica interamente online ma bisogna presentarsi fisicamente presso gli uffici appena citati, insieme al venditore, depositando documenti quali il certificato di proprietà e la dichiarazione di vendita, la carta di circolazione (il libretto) e relativa fotocopia (in alternativa questi due documenti possono essere sostituiti con il Documento Unico). A questi si aggiungono le fotocopie dei documenti di identità di venditore e acquirente e il codice fiscale di quest’ultimo.

Il costo del passaggio di proprietà si aggira intorno a una quota fissa di 100 euro alla quale va aggiunta poi una parte variabile che dipende dall’imposta provinciale di trascrizione collegata alla potenza del motore, espressa in Kw. Se la pratica è stata fatta da un’agenzia si dovrà sostenere un’ulteriore spesa per il lavoro svolto da terzi.