Safari in Tanzania: come organizzarlo e cosa sapere a riguardo

Tutti sappiamo che la Tanzania è un luogo magnifico, motivo per cui si presenta come una delle destinazioni più ambite da chi desidera visitare l’Africa. Ci sono magnifici parchi, come ad esempio il Serengeti National Park, e poi ci sono panorami che fanno perdere la testa. Insomma, le ragioni per voler fare un safari in Tanzania non mancano, ma come si fa ad organizzare il viaggio perfetto? Ecco alcuni consigli.

Alla ricerca del tour operator

Le tappe da non perdere sono davvero tantissime. Come anticipato c’è il Serengeti National Park che da anni viene eletto come il miglior parco dell’Africa. In questo luogo suggestivo si può ammirare la migrazione di milioni di erbivori durante ogni mese dell’anno. Si possono ammirare anche i meravigliosi coccodrilli che infestano il fiume Mara. Questa è solo una parte di ciò che si può vedere e dell’esperienza che si può vivere in questo parco… In fondo si estende “solo” per 1,6 milioni di ettari!

Oltre al Serengeti National Park, durante un safari in Tanzania si dovrebbe visitare almeno uno dei magnifici parchi del territorio, come il Tarangire National Park, il Ruaha National Park, il Nyerere National Park, il Gombe National Park e il Katavi National Park. Per creare un itinerario coinvolgente e avvalersi di una guida qualificata, è sempre necessario affidarsi ad un valido tour operator. Tra i più professionali possiamo citare Primaland Safaris, specializzato in safari, trekking e vacanze a Zanzibar.

L’intento di Primaland è quello di proporre dei safari in Tanzania che possano regalare tutte quelle emozioni che altre tipologie di viaggio non potranno mai offrire. Il gruppo organizza ogni viaggio in maniera attenta e adeguata, sempre nel rispetto delle risorse naturali e con l’idea di sensibilizzare ogni persona sui temi dell’ecologia e della sostenibilità ambientale.

Cosa può fare un ottimo tour operator?

Un tour operator come Primaland Safaris può aiutare durante la scelta del luogo da visitare e del periodo in cui programmare il viaggio: questi due fattori sono fondamentali per chi vuole organizzare un safari in Tanzania. Potrà fornire ai viaggiatori una guida esperta, ma anche occuparsi del noleggio delle auto che servono per girare all’interno del territorio.

Si occuperà altresì di ottenere le concessioni per l’attraversamento dei parchi e dell’organizzazione del pernottamento. Quest’ultimo, nel caso di Primaland Safaris, viene effettuato all’interno di campi caratterizzati dalla presenza di sicure e spaziose tende provviste di bagno privato… e circondate dalla fantastica savana africana.

Cos’altro c’è da sapere quando si desidera organizzare un safari in Tanzania?

Infine, è utile considerare che prima di partire sarà essenziale avvalersi di borsoni morbidi e maneggevoli e di abiti comodi e traspiranti. Si dovranno portare capi di abbigliamento adeguati alle temperature più basse, del mattino e della sera, e altri idonei alle temperature più calde del giorno.

Per vivere al meglio il proprio safari in Tanzania sarà una buonissima idea portare con sé una crema solare, un repellente per insetti, il burro di cacao, una crema idratante e i farmaci che di solito si portano in viaggio. Chiaramente non si dovranno dimenticare la fotocamera e alcune schede di memoria, gli adattatori per spine elettriche tipo G e un funzionale binocolo.

Ovviamente, affidandosi ad un valido tour operator si potranno ottenere tutte le indicazioni da seguire nel dettaglio, nonché un supporto in caso di difficoltà. Tra queste indicazioni saranno comprese anche quelle che riguardano le eventuali vaccinazioni consigliate, le norme comportamentali, il visto d’ingresso, le polizze assicurative e non solo. Grazie al tour operator si potrà partire tranquilli e intraprendere un magnifico e indimenticabile safari in Tanzania.