7 singolari curiosità su Roma che forse non sai

Quando andiamo in rete a cercare notizie sulla nostra capitale italiana per lo più ci preoccupiamo del cosa vedere a Roma, delle volte limitandoci a prender nota dei più noti luoghi d’interesse che non si possono non visitare. È una delle nostre priorità insieme a qualche notizia sul cibo, sul clima e sugli eventi di Roma. Ma a volte non basta, i soliti itinerari romani ci stufano e andiamo a caccia di curiosità e di cose bizzarre. Ebbene eccovi serviti con alcune singolari curiosità su Roma.

Essere voyeur è ok.

Per una volta sentitevi guardoni ed andate a spiare San Pietro dal buco della serratura del cancello della villa del Priorato di Malta sul colle Aventino.

Lasciatevi stupire dalla prospettiva

Andate incontro alla Basilica di San Pietro partendo da Villa Pamphili passando da via Niccolò Piccolomini. Noterete che più vi avvicinate e più la cupola si allontana mentre se camminate all’indietro la cupola sembra ingrandirsi, non è stregoneria ma soltanto un gioco di prospettive.

Specialità romane

Vi sarà capitato di visitare Roma d’estate? Che si mangia per tradizione? La grattachecca! Ebbene vi siete mai chiesti da dove derivi questo nome? Facilissima da grattare è la checca, ovvero i grossi blocchi di ghiaccio che si tenevano per mantenere freschi gli alimenti.

Modi di dire

Perché a Roma dicono “me sembri er faro der Gianicolo” quando uno si veste in maniera estrosa? Perché fra le cose più belle da vedere a Roma c’è per l’appunto il faro del Gianicolo, che viene acceso durante le ricorrenze nazionali sul colle Aventino, i cui colori sono bianco, verde e rosso a simboleggiare il tricolore.

Comprare l’acqua a Roma

Assolutamente da non fare. L’acqua a Roma è gratis e si preleva dalle fontanelle pubbliche che trovate sparse per la città. Non chiedete però delle “fontanelle” ma dei “nasoni” perché questo è il loro nome. Deriva dal fatto che inizialmente le bocchette dell’acqua erano tre ed a forma di drago mentre adesso son state sostituite da un cannello unisco lungo e liscio detto per l’appunto “nasone”.

La porta magica

Secondo la tradizione la porta magica di Roma (Villa Palombara sull’Esquilino) sarebbe una porta alchemica che svelerebbe l’arcano del tramutare tutti i metalli in oro, i simboli vi sarebbero stati incisi da Massimiliano Palombara che ne sarebbe venuto a conoscenza tramite un eretico ex gesuita che poi scomparve nel nulla.

Non solo monete.

L’usanza vuole che si lanci una moneta nella Fontana di Trevi, rito ispirato dal film “Tre soldi nella fontana di Trevi” dove la moneta veniva lanciata per garantire il ritorno a Roma, ma ci sono anche altre usanze. Ad esempio le ragazze che salutavano il fidanzato che partiva dovevano fargli bere un bicchiere d’acqua delle fontane e poi romperlo così lui sarebbe tornato.