Covid e mercato immobiliare: prezzi in calo o no?

Dopo l’emergenza sanitaria e con davanti agli occhi un’altra emergenza, quella economico-finanziaria, che il nostro Paese si appresta a vivere, come reagirà il mercato immobiliare? E, più pragmaticamente, i prezzi delle case aumenteranno o diminuiranno nei mesi prossimi? Non è sempre facile come si immagina rispondere a domande come queste, neanche per gli esperti di settore che hanno da tempo lo sguardo puntato su covid e mercato immobiliare. La situazione era diversa a ottobre, nel pieno della seconda ondata, rispetto ad aprile quando ancora gli italiani erano alle prese con il primo lockdown. E non è escluso che lo sia ancora tra qualche mese, quando vaccini e immunità potranno far rientrare almeno il rischio epidemiologico. Di certo c’è che il mercato immobiliare in generale, e quello italiano più nel dettaglio, è sempre tra gli ultimi a mostrare le ferite di ciò che accade – e, di tutta risposta, la buona notizia è per i proprietari dei beni immobili che, no, non dovrebbero vedere immediatamente svalutato irreparabilmente il valore delle proprie case.

Come saranno i prezzi immobiliari nel post COVID-19

Ci sono due dati, del resto, che sembrano apparentemente contraddittori ma che dicono molto, in realtà, del rapporto tra COVID-19 e mercato immobiliare: quest’anno il prezzo delle case in Italia è aumentato di oltre il 2%, ed è un’inversione di tendenza dopo anni e anni di svalutazione degli immobili, ma solo tra settembre e ottobre 2020 lo stesso è risultato in diminuzione di almeno un punto percentuale, facendo credere agli esperti che lo stesso potrà avvenire nei mesi a seguire.

Il prezzo delle case, insomma, sale o scendo per effetto della pandemia? Provando a far parlare le cifre, si ricostruisce che nei primi mesi, forse persino fino alla metà del 2020, anche gli italiani che avevano un immobile in vendita erano fiduciosi e avevano optato per congelare il prezzo di vendita, non modificando di fatto la propria richiesta rispetto al pre-pandemia. Dall’estate in poi le cose sono cominciate a cambiare e prezzi e valutazioni degli immobili hanno subito un ribasso, anche se ancora decisamente lieve.

Si potrebbe cercare di rendere più sottile l’analisi differenziando di regione in regione e chi lo ha fatto ha avuto indietro come risultati che le isole sono le zone in cui i prezzi delle case stanno calando di più come effetto dell’emergenza coronavirus (qui dall’1% si passa a perdite del 4%), seguite in parte a sorpresa dal Nord Est e dal Nord Ovest, mentre Centro e Sud Italia sembrerebbero al momento le zone meno interessate dal calo dei prezzi immobiliari. Più difficile è, invece, fare una distinzione tra città e hinterland o provincia: trend del mercato immobiliare come quelli che vorrebbero gli italiani preferire sempre più soluzioni abitative indipendenti e dalle ampie metrature farebbero pensare, però, che il calo dei prezzi potrebbe riguardare più la città che la provincia.

Prezzi più bassi significano, comunque, buone possibilità di investimento soprattutto per chi abbia una certa solidità finanziaria e disponibilità economica e, in effetti, i primi dati su quest’anno sembrano suggerire un aumento della domanda immobiliare.