Il profilo medio del giocatore d’azzardo, la fotografia di DGOJ

L’ente regolatore per il gioco spagnolo, la DGOJ, dal 2015 è impegnata ogni anno nella elaborazione di un report che certifichi il profilo degli utenti di gioco online in Spagna, per offrire una visione integrata e globale delle attività di gioco, delle preferenze e sulle abitudini di consumo.

L’ultima edizione del report, pubblicata in Italia dal blog Slot Mania, racchiude una serie di informazioni interessanti inerenti il profilo del giocatore, il livello di attività, le preferenze di gioco, il livello di spesa e il rapporto tra spese e vincite tramite un campione di domande da rispettare.

Parlando a livello generale, i dati hanno messo in evidenza un corposo aumento dei depositi del 27% e del 26,7% tra entrate e spesa, nel numero di transazioni. Il numero dei giocatori attivi è di 1.476.385: con questi dati, rispetto al 2017, l’incremento è del 5,84%. Nel totale il 27% dei giocatori nuovi non resta attivo, invece, dopo i primi 30 giorni di accesso.

Giocano più gli uomini o le donne? Qui la differenza di dati è significativa, sia per quel che concerne il numero di partecipanti, sia dal punto di vista della spesa. Il dato più interessante da notare riguarda i giovani, in età compresa tra i 18 e 25 anni, i quali spendono in media, all’anno, circa 185 euro, contro i quasi 500 euro in media dell’intero campione e quasi euro 700 su quelli compresi nella fascia d’età 36 – 45 anni.

Sul totale dei giocatori, l’84% è di sesso maschile, il 16% di sesso femminile. La fascia d’età più rappresentata dalla popolazione di giocatori è quella compresa tra i 18 e i 45 anni: si tratta della più grande fetta di popolazione di giocatori, rappresentante l’83% del totale. Invece, i nuovi utenti registrati nel 2018 sono stati 300.655. La media dei giocatori attivi per mese è di appena 606.736. Ciò dimostra che molti di questi non giocano per più di trenta giorni. In particolare, il 27,6% disattiva il proprio account dopo un mese. Risulta che il tempo medio di attività è inferiore a 5 mesi (4,93).

Per quel che riguarda la spesa, questa è di 449 annui pro capite, il che significa che gli spagnoli al mese spendono 37,4 euro, a settimana 8,64 euro e 1 e 20 centesimi ogni giorno. In questo contesto si evidenziano ancor di più le differenze tra uomini e donne, laddove i primi spendono fino a 484 euro annui contro i 276 delle seconde. La spesa netta più alta è quella di 697 euro all’anno da parte di una fascia di utenza compresa tra i 36 e i 45 anni. La spesa più bassa riguarda gli utenti compresi tra i 18 ed i 25 anni che in media invertono nel gioco circa 189 euro all’anno.

Per quanto concerne i metodi di pagamento, in Spagna, del resto come in Italia, i metodi accettati sono i bonifici bancari, le carte di credito, i portafogli elettronici, le carte prepagate e i servizi di debito. La prescelta è, senza dubbio, la carta di credito-debito, utilizzata nel 71% dei casi. segue il portafoglio elettronico con il 18%. Le altre opzioni sono risultate appena significative nel volume.

Il gambler online preferisce il segmento delle scommesse (48%), seguito da poker (8,03%), casinò (5,66%), ma cresciuto complessivamente del 22%) e bingo (1,3%). Per quanto riguarda l’esistenza di una relazione tra i diversi tipi di giochi, dal report risulta che il 67% degli utenti dimostra una certa fedeltà verso una sola tipologia di gioco, quindi non reagisce alle azioni di cross-selling degli operatori.

 

Ndr: Questo articolo NON ha in alcun modo lo scopo di incentivare o promuovere il gioco d’azzardo.