Motosega: come sceglierla in base a tipologia, caratteristiche, destinazione d’uso

Chi non conosce molto la materia potrebbe non avere idea del fatto che nella categoria motoseghe sono venduti oggi un gran numero di oggetti differenti, destinati a usi diversi e soprattutto con caratteristiche tecniche molto varie. Scegliere una motosega potrebbe rivelarsi, così, un’operazione più complicata del previsto: qui di seguito proveremo a capire meglio come orientarsi e che fattori tenere in considerazione.

L’uso che si prevede di fare della motosega è uno degli aspetti più importanti da considerare. Per piccole potature, la manutenzione ordinaria degli alberi da giardino o per tagliare sporadicamente la legna da camino possono bastare anche attrezzi base, con buone caratteristiche tecniche ma pochi accessori o plus. Se si prevede di utilizzare la motosega spesso o per lavori di alta precisione meglio optare, invece, per uno di tanti modelli di motoseghe professionali in vendita online.

La tipologia di motosega (standard, ad asta, eccetera) incide sui risultati che si possono ottenere, ma più ancora lo fanno caratteristiche tecniche come sistema di alimentazione, potenza, lunghezza della guida, struttura della catena. Vale la pena ricordare infatti che la motosega funziona facendo scorrere tramite un motore (elettrico, a scoppio, eccetera) una catena dentata su un apposito supporto (la guida): più tale supporto è lungo, più i denti sono affilati o scorrono velocemente e più – semplificando molto – la motosega sarà potente e utilizzabile anche su rami e tronchi più grossi e per legni più duri. Se una motosega elettrica con motore da 1500 W e guida da 45 cm è ottima per l’uso quotidiano, insomma, chi la utilizza come attrezzo da lavoro farebbe meglio a scegliere una motosega a scoppio con motore più potente e una guida più lunga che assicurano risultati migliori anche in condizioni più estreme. Le motoseghe standard montano in genere catene con denti a sgorbia semi-rotonda che sono versatili, e cioè tagliano con precisione sia i legni teneri e sia quelli più duri, e più facili da affinare. Sulle motoseghe professionali possono essere montate, invece, catene con denti dai profili diversi a seconda delle specifiche esigenze. In entrambi i casi assicurarsi che dopo l’utilizzo non rimangano residui sulla catena e di procedere periodicamente con la manutenzione ordinaria e l’affilatura della motosega è essenziale per mantenerla perfettamente funzionante e performante.

Altri due aspetti fondamentali da considerare al momento di scegliere la motosega sono la tipologia di impugnatura e, nel caso di una motosega a batteria, l’autonomia di carica. Nel primo caso va considerato che si tratta di attrezzi in qualche caso anche molto pesanti: l’impugnatura ideale è, quindi, quella che assicura una presa salda e comoda ed ergonomica allo stesso tempo e la buona notizia che si trovano ormai comunemente in commercio anche motoseghe maneggiabili con una solo mano o tramite aste telescopiche. Le migliori batterie per motoseghe, capaci di assicurare una certa autonomia di carica indispensabile quando si prevede di usare l’attrezzo per molto tempo di seguito, sono invece le moderne batterie a litio da 18 V. 

Dispositivi di sicurezza come il freno a catena o il sistema anti-contraccolpo, previsti di default nei modelli più moderni di motosega, ne rendono più confortevole e sicuro l’uso. Obiettivo, l’ultimo, a cui contribuisce usare la motosega elettrica con accessori come gli appositi guanti e visiera.