Quanto costa un notaio? Ecco le varie casistiche

Il notaio è una figura di pubblico ufficiale che presta assistenza e consulenza legale a privati e imprese in materia di atti e contratti, svolgendo un ruolo centrale nella tutela dei diritti e degli interessi delle parti. Questa figura è fondamentale per alcune situazioni, in particolare nella chiusura di contratti legati a compravendite di immobili.
Per definizione un notaio è una figura imparziale che deve tutelare gli interessi di entrambe le parti durante il suo operato. Il costo può variare in quanto si tratta di professionisti che operano secondo parcella, tuttavia i costi legati ad alcune operazioni, come ad esempio atti notarili per acquisto immobili, sono legati ad imposte dovute all’Agenzia delle Entrate, quindi non contrattabili. Ed infatti quando si richiede un preventivo notarile per acquisto casa, le voci che lo compongono sono proprio:

  1. Onorario: è stabilito dalla tariffa notarile, che è un documento pubblico che determina il compenso minimo che il notaio può richiedere per i suoi servizi. Il compenso dell’onorario è calcolato in base al valore dell’atto notarile.
  2. Imposte: sono dovute all’Agenzia delle Entrate e variano a seconda del tipo di atto notarile.

Quindi è sempre bene rivolgersi ad un professionista e richiedere un preventivo prima delle operazioni da portare a termine così da avere un’idea precisa dei costi che si andranno ad affrontare.

Costi per acquisto di immobile

Facendo un esempio pratico relativo al preventivo di un notaio, si può prendere a riferimento la fattispecie classica legata alla compravendita di un immobile. Chiunque acquista o vende una casa ha necessità di una figura simile, senza l’atto notarile la trattativa non può essere conclusa. Per l’acquisto di un immobile l’onorario del notaio è pari al 2% del valore catastale dell’immobile, con un minimo di 1.000 euro. A questo costo vanno aggiunte le imposte, che variano a seconda che l’immobile sia la prima o la seconda casa.

Costi per altre operazioni notarili

Fin qui si è vista la casistica, tra le più comuni, relativa all’acquisto di un immobile. Ma un notaio può essere utile per tante altre operazioni, di conseguenza ci sono altri costi che devono essere riferiti a prestazioni di questo pubblico ufficiale. Si possono citare come esempi:

  • Successione: l’onorario del notaio per una successione è pari al 3% del valore dell’asse ereditario, con un minimo di 1.000 euro. A questo costo vanno aggiunte le imposte, che variano a seconda del grado di parentela tra l’erede e il defunto.
  • Donazione: l’onorario del notaio per una donazione è pari al 3% del valore del bene donato, con un minimo di 1.000 euro. A questo costo vanno aggiunte le imposte, che variano a seconda del grado di parentela tra il donante e il donatario.
  • Patto di famiglia: l’onorario del notaio per un patto di famiglia è pari al 2% del valore dell’azienda o del patrimonio oggetto del patto, con un minimo di 1.000 euro.
  • Atto costitutivo di una società: l’onorario del notaio per l’atto costitutivo di una società è pari al 2% del capitale sociale, con un minimo di 1.000 euro.

Consigli su come muoversi

Detto questo, il consiglio è di richiedere diversi prevenivi, a meno che non si abbia già un notaio di fiducia o di famigli, così da metterli a confronto. È importante confrontare i preventivi di diversi notai per trovare la tariffa più vantaggiosa; inoltre è possibile risparmiare sui costi notarili facendo da soli le ricerche necessarie per redigere l’atto notarile.