Uso delle tecnologie digitali e digital transformation, la situazione italiana

L’utilizzo delle tecnologie digitali è in grandissima ascesa anche in Italia e la cosiddetta digital transformation, trasformazione digitale, ovvero il processo incontro al quale molte realtà imprenditoriali italiane sono andate incontro (o lo stanno facendo ora) è un tema che può arrivare potenzialmente a valere oltre 250 miliardi di euro.

Secondo uno studio di Public First per Aws, con uno scenario proiettato al 2030 può portare ad un giro di affari enorme che può arrivare a valere il 16% del valore dell’economia nazionale ad oggi. Tutto questo a patto che la digitalizzazione venga accompagnata per mano evitando di creare ostacoli, come nel caso del digital divide che pone una linea netta tra la parte d’Italia dove la linea internet è efficiente ed un’altra, soprattutto sud e isole, che ancora combatte per avere una connessione decente.

Italiani, per cosa usano la tecnologia web

Alla base di tutto vi è l’ascesa ormai innegabile della rete internet per tantissimi aspetti, sia della vita quotidiana che per fare business. Il web è ormai terreno fertile per aprirsi opportunità lavorative, motivo per il quale si assiste proprio a questa delocalizzazione multimediale, con le aziende che si spostano in rete.

Sul web oggi ci si rivolge per informarsi, per comunicare, per passare il tempo ma anche per formarsi (si veda il caso della crescita delle piattaforme di eLearning); per effettuare acquisti, con i dati sugli eCommerce che ormai volano; per investire, con particolare riguardo per alcuni settori specifici e tecnici come nel caso del trading sulle criptovalute.

Aziende italiane e multimedia

In sostanza internet è diventato il terreno di predilezione per i privati ma anche un terreno potenzialmente molto fertile per imprese e aziende, di ogni dimensione. Il problema semmai è legato al fatto che le aziende italiane sono ancora indietro, se rapportate ai competitor della UE, su questo terreno.

L’Italia, ad esempio, non riuscirà a raggiungere, prima del 2040, il livello attuale di altri paesi d’Europea per quanti riguarda l’adozione dei servizi di intelligenza artificiale o di big data. Ad oggi secondo il report di Public First solo il 39% delle aziende italiane è riuscita ad adottare, ad oggi, tecnologie fondamentali per la crescita come il cloud.

Aumentando di dieci punti percentuali questo dato, sempre per restare sul report, si andrebbe ad incrementare di 0,6 % il valore aggiunto all’economia italiana, numero che detto così può sembrare irrilevante ma che corrisponde a quasi 9 miliardi di euro in più per le casse dello Stato italiano.