Auto usate: in crescita i passaggi di proprietà

La perdita di poter di acquisto degli italiani ha comportato un cambio radicale di abitudini dei cittadini che si sono trovati ad affrontare una lunga crisi economica, conseguente prima dall’avvento del Covid e poi dallo scoppio della guerra in Ucraina, con una risalita dei prezzi che ha ridotto i risparmi e i budget da destinare alle spese, comprese quelle per i beni di prima necessità.

In questo contesto, tutti i settori hanno risentito pesantemente di questo cambiamento, compreso quello dell’automotive, con i guidatori che sempre con maggiore frequenza scelgono auto usate piuttosto che veicoli nuovi appena usciti dalla fabbrica, anche se il comparto negli ultimi mesi ha dimostrato di essere sulla via giusta per uscire da quel periodo iniziato nel 2020 e che si è protratto negli anni successivi.

I dati del mercato delle auto usate

Come accennato in precedenza, il 2023 sta facendo segnare un deciso cambio di passo per quanto riguarda il settore automotive, come rilevato dal recente documento pubblicato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Secondo il Mims, infatti, relativamente alle nuove immatricolazioni nel mese di settembre abbiamo toccato e superato quota 136 mila unità, con una crescita percentuale del 22,8% rispetto allo stesso periodo di riferimento del 2022, anno davvero negativo per l’intero comparto.

Parallelamente, ha ottenuto ottime performance anche il mercato delle auto usate, con i cambi di proprietà che nel mese scorso sono aumentati del 6%, sulla scia di quanto registrato nei primi otto mesi del 2023.

Le Regioni maggiormente interessate a questo fenomeno sono la Lombardia, che a settembre a coperto il 15,6% dei passaggi di proprietà complessivi, seguita dal Lazio (10%) e dalla Campania (9,5%).

Analizzando il tipo di alimentazione, vediamo che i veicoli più scambiati sono stati quelli con motore diesel, davanti a quelli a benzina. Terzo posto per le ibride che, però, hanno ottenuto la crescita percentuale più rilevante. Medaglia di legno per le GPL, mentre in quinta posizione troviamo le auto a metano. Le elettriche, invece, restano il fanalino di coda, alla luce anche di una minore età rispetto alle altre e, di conseguenza, una minore propensione dei proprietari a venderle.

A livello di anzianità, i veicoli con più di 10 anni restano la fetta più consistente della vendite di auto usate, rappresentando la metà del totale, ma risultano in crescita anche i passaggi di veicoli con 4-6 anni e 6-10 anni.

L’esempio della Toscana

Pur non essendo tra le prime tre Regioni che a settembre hanno avuto il maggior numero di passaggi di proprietà, la Toscana ha dimostrato di essere molto interessata al fenomeno dell’acquisto di auto usate.

Nello specifico, nei primi otto mesi del 2023, sono stati effettuati oltre 113 mila scambi di veicoli di “seconda mano”, con un incremento rispetto allo scorso anno dell’8,6%.

La provincia in testa a questa classifica, come intuibile, è quella del capoluogo Firenze, oltre 27 mila, con una crescita del 10,6%. In linea generale, tutte le altre province hanno ottenuto ottime performance, come si evince anche dai dati online che hanno evidenziato un aumento ad esempio di ricerche di auto usate Prato, con un incremento del 8,3%. Stesso discorso per Livorno, + 6,2%, Pistoia, +4,1%, Siena, +9,4%, Arezzo, +9,5%, Lucca, 8,6% e Massa Carrara, +8,2%. Discorso a parte per Pisa che con una crescita dell’11% è la provincia che ha registrato il trend positivo più rilevante a livello regionale.

Sulla stessa linea di quanto accaduto a livello nazionale, anche in Toscana le protagoniste sono le auto usate diesel, oltre il 55% della fetta di mercato, seguite dalle benzina, oltre il 32%. Le ibride rappresentano una quota minoritaria vicina al 4% mentre le elettriche arrivano a malapena all’1%.

Anche in questo caso, la crescita del mercato delle auto usate è conseguente all’aumento dei prezzi e alle minori disponibilità economiche dei cittadini toscani.