5 curiosità sulla Formula 1 2023

La Formula 1 2023 è iniziata da poche settimane e a primo impatto non sembrano esserci grande novità in quanto a trionfi. La Ferrari, dopo le riconferme di Charles Leclerc e Carlos Sainz, non pare poter competere con le Red Bull di Max Verstappen e Sergio Perez. Le quote su GP e Mondiale di F1 sembrano propendere per una loro riconferma ma la stagione è lunghissima e ci sono ampi margini di sovvertire tutti i pronostici.

Il 2023 è però un anno ricco di novità per la Formula 1, con diverse curiosità e alcune conferme. La prima riguarda il numero dei circuiti: i 23 previsti per il Mondiale di quest’anno rappresentano la cifra più alta. Avrebbero dovuto essere 24 ma il GP previsto per la Cina è stato annullato: l’organizzazione del GP si muove con largo anticipo e il governo di Pechino non aveva ancora allentato le misure volte a contenere il Covid-19. Un’altra curiosità a proposito dei circuiti riguarda i paesi: la Francia è la grande assente in questa edizione, fa però il suo esordio Las Vegas e ci si prepara al ritorno delle corse in Qatar. La novità statunitense rappresenta la terza tappa a stelle e strisce presente nel Mondiale, decretando gli USA a paese con più circuiti all’interno di questa stagione.

Spostando invece l’attenzione sul piano della gara vera e propria, la terza curiosità che si è scelto di menzionare riguarda le sprint race. Si tratta di una sorta di gara nella gara su un percorso di 100 km in tutto: è una riconferma dopo l’ottimo esordio nello scorso Mondiale. Nell’edizione 2023 il loro numero sale a 6 (previste a Austin, Austria, Baku, Brasile, Spa e Qatar). Passando ora ai piloti in gara, il 2023 viene ricordato come primo anno senza Sebastian Vettel nella griglia dei partenti, ritiratosi a 35 anni. Il campione tedesco è entrato nella storia della Formula 1 per aver vinto il titolo mondiale per quattro volte consecutive a bordo della sua Red Bull.

Un ultimo aspetto interessante riguarda il budget cap, vale a dire il tetto massimo di spesa che la F1 si era imposta. Stando al regolamento, in teoria la cifra avrebbe dovuto ridursi, tuttavia il peso dell’inflazione e il numero di gare così elevato in questo Mondiale 2023 ha fatto sì che la voce aumentasse: per quest’anno si parla di 154 milioni di dollari, oltre 10 milioni in più rispetto all’anno precedente. Si tratta di una cifra bassa solo all’apparenza considerando che sono escluse una serie di voci quali, per citarne solo una (ma consistente), gli stipendi dei piloti. Questi ultimi sono esclusi per ovvie ragioni: la Mercedes, ad esempio, ha garantito un contratto a Lewis Hamilton per 55 milioni di dollari, tra i più pagati della Formula 1. Leclerc si ferma invece a 23 milioni di dollari. La direzione della F1 si è data un tetto massimo da rispettare entro il 2026 anche per quanto riguarda la spesa relativa ai motori: al momento è fissato a 95 milioni ma nel giro di tre anni aumenterà fino ad un massimo di 130.